Ruba Come Un Artista — Austin Kleon | Riassunto e appunti

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Cosa ne penso 💭

La lezione secondo me più importante che questo libro porta non è altro che l’idea alla base del titolo e cioè che niente è totalmente nuovo. Ogni idea e creazione nasce a partire da ciò che già esiste (cosa a cui accennavo anche in un articolo). “Rubare” quindi è non solo lecito, ma anche necessario.

Il libro contiene poi vari altri consigli che l’autore definisce autobiografici e quindi senza nessuna pretesa di validità universale. È un testo piccolino, che quindi non ha il tempo di scendere in profondità e analizzare le idee a fondo, ma ciò lo rende anche molto facile da leggere.

Lo consiglio a chi non è già troppo avvezzo al genere ed è interessato a cominciare a creare qualcosa ma pensa di non aver niente di nuovo da dire.

Riassunto e note 📓

1. Ruba come un artista

Tutti gli artisti rubano. I buoni artisti sono quelli che sanno distinguere cosa vale la pena rubare e cosa no.

In realtà, questo concetto si può estendere a tutto, perché niente è veramente originale. L’originalità sta quindi nel rimescolare idee preesistenti in modi nuovi.

Visto che le cose stanno così, vale la pena di avere molta cura nella scelta di ciò che si consuma. Perché se è vero che ci basiamo sempre su ciò che già esiste allora la qualità di ciò che produciamo sarà influenzata dalla qualità di ciò che consumiamo.

Sii curioso e dedicati alla tua stessa istruzione. Impara a esplorare, chiederti perché, e scavare a fondo. È in questo modo che sarai portato a fare progressi. Leggere molto è un ottimo modo per mettere in pratica questo consiglio.

Raccogli tutto ciò che è meritevole: annota i tuoi pensieri e conserva passaggi da libri, situazioni, e in generale tutto quello che valga la pena di rubare e/o ricordare. Anche se questo materiale non ti è utile nell’immediato potrebbe diventarlo in futuro.

2. Non aspettare di sapere chi sei per cominciare

Non serve sapere “chi sei” (qualsiasi cosa significhi) per cominciare. Anzi è proprio cominciando che scoprirai chi sei visto che ciò che facciamo definisce chi siamo.

Quindi inizia a produrre qualcosa.

Iniziare può spaventare. Potresti sperimentare la sindrome dell’impostore perché sei convinto di non essere adeguato e di non sapere cosa stai facendo. La verità è che nessuno lo sa fino in fondo. Un creativo trova idee e spunti proprio durante il processo creativo.

Fake until you make it: fingi finché non ce l’hai fatta. Significa comportarsi come si comporterebbe la persona che si vuole diventare. Col tempo lo si diventa.

Quindi, ricollegandoci al consiglio 1: comincia a copiare. Copia non da uno ma da tutti quelli che ammiri.

Se sei influenzato da una sola persona tutti diranno che sei il prossimo tal dei tali; ma se copi da tanta gente tutti diranno che sei assolutamente originale. — Gary Panter

Quando copi non devi rubare solo dall’oggetto in sé, ma devi cercare di rubare anche dal pensiero che ci sta dietro. Devi imparare a guardare le cose dalla prospettiva del creatore dell’opera e pensare come lui. In questo modo capisci cosa sta dietro l’opera e perché è così e non in un altro modo.

Quando rubi, la tua versione non sarà mai uguale all’originale. Questo è un bene perché le differenze ti identificano, sono il tuo marchio. Per sviluppare il tuo stile personale trova e amplifica quelle differenze.

3. Scrivi il libro che vorresti leggere

Alla domanda “di cosa scrivo?” la risposta classica è “di ciò che conosci”. Con questo consiglio si arriva spesso a prodotti non interessanti.

Piuttosto scrivi di ciò che ami. In questo modo hai l’occasione per creare la storia che tu stesso vorresti leggere, come se stessi facendo della fan fiction. La tua passione si trasforma in spinta creativa.

Ovviamente vale non solo per la scrittura, ma per qualsiasi tipo di attività creativa. Pensa alle opere che ami e rifletti su cosa gli manca, su come le continueresti, su cosa potrebbe essere migliorato e poi metti in pratica il frutto delle tue riflessioni.

4. Usa le mani

Muoviti di più. Il computer è uno strumento grandioso per realizzare progetti, ma è necessario coinvolgere anche il corpo nel processo creativo. Il movimento stimola il cervello.

Il computer ti porta in modalità editor, cioè ti porta a volere la perfezione subito: così perdi tempo a correggere, riscrivere, aggiustare e non ti lasci libero di buttare giù idee e bozze. Il computer quindi va bene per finalizzare l’opera, ma per la fase creativa è meglio usare strumenti analogici.

Per esempio potresti avere due postazioni di lavoro: una piena di materiale analogico (carta, penna, post-it, etc) in cui svolgere la fase creativa e una digitale in cui ti sposti dopo che le idee sono arrivate e devi solo renderle pubblicabili.

5. Hobby e passioni sono importanti

Avere più progetti in parallelo ti può aiutare: quando non ti va di lavorare su uno puoi scegliere di lavorare sull’altro. In questo modo fai “procrastinazione produttiva”.

Anche la noia è importante: spesso durante la noia arrivano idee e illuminazioni. Mio inciso personale: ciò vale non solo per la noia, ma in generale per i momenti in cui non si è attivamente concentrati e il cervello è in quella che si chiama diffused mode.

Non devi affannarti cercando una visione unitaria che “motivi” i tuoi interessi e che anzi potrebbe spingerti a rinunciare ad alcuni di essi. Anzi, dedicarti a più progetti e avere interessi vari ti dà la possibilità che questi si connettano in un modo o nell’altro, risultando in qualcosa di originale. L’unità, inoltre, è garantita dal fatto che ci sei tu dietro al lavoro che fai.

6. Il segreto: fai un buon lavoro e condividilo

Quando inizi non ti conosce nessuno ed è meglio così. Puoi provare, sperimentare, sbagliare, correggere e (quasi) nessuno sarà lì a vederti. È un’occasione da sfruttare.

Per uscire dall’anonimato la formula è: fai un buon lavoro e condividilo.

La parte difficile è fare un buon lavoro: si migliora col tempo, passando inevitabilmente da una marea di prodotti pessimi. Condividere invece è diventato semplicissimo grazie a internet. Sfruttalo pubblicando i tuoi segreti, cioè pezzi del tuo processo creativo, passaggi di libri che leggi, suggerimenti dalla tua vita personale, etc, cercando di chiederti sempre cosa può interessare agli altri.

7. La geografia non la fa più da padrona

La tua posizione geografica non è più importante com’era un tempo. Grazie a internet ormai non importa dove sei, non sei più limitato al mondo fisico immediatamente attorno a te. Puoi entrare in contatto con persone di tutto il mondo. E comunque puoi sempre costruire il tuo, di mondo, scegliendo di cosa circondarti.

In ogni caso cerca di non lasciare il tuo cervello troppo tempo nel comfort. Esponilo a nuovi stimoli. Cambia il tuo ambiente fisico andando a vivere altrove, viaggia in culture differenti, leggi libri diversi, cambia cerchia quando diventi the smartest person in the room.

8. Sii gentile (il mondo è un piccolo paese)

Questo consiglio valeva prima e vale soprattutto nell’epoca attuale in cui internet ha “rimpicciolito” il mondo. È molto più facile, infatti, che se parli online di una persona questa prima o poi trovi le tue parole.

Quindi ignora chi non ti piace e parla bene degli altri, soprattutto di chi ammiri. Potresti scrivere “lettere di ammirazione” pubbliche. Esempio: un video o articolo in cui parli di un libro che ti è piaciuto.

Inoltre su internet è facilissimo arrabbiarsi e perdersi in discussioni in cui cerchi di dimostrare di avere ragione. Ma è inutile. Piuttosto sfrutta la rabbia come stimolo creativo e produci qualcosa.

Scordati di avere il controllo su quello che produci e smetti di cercare conferme esterne. La sfera del tuo controllo si limita a ciò che fai, ergo sul tuo lavoro fino alla pubblicazione. Non puoi controllare le interpretazioni degli altri e inevitabilmente non tutti capiranno quello che volevi comunicare.

9. Sii noioso (è l’unico modo per finire l’opera)

Prenditi cura di te stesso in modo da potere stare in salute e avere energie per continuare a lavorare sulla tua opera.

Rispetta il tuo lavoro ordinario. Anche se ti impegni per sviluppare i tuoi progetti paralleli e provare a trasformarli nella tua fonte di reddito, comunque il lavoro ordinario ti aiuta a sostenerti finché non ci sei riuscito. Da quel lavoro ottieni non solo soldi, ma anche relazioni e abitudini. E anche se ti toglie molto tempo comunque lo fa in maniera regolare, così che diventa facile organizzare le tue attività parallele nel tempo rimanente. Ciò ti aiuta a creare abitudini, il che potrebbe rivelarsi più importante che avere semplicemente più tempo.

Tieni un diario di bordo in cui annotare brevemente quello che hai fatto durante la giornata: su cosa hai lavorato, che film hai visto, chi hai conosciuto.

10. La creatività è sottrazione

Vivendo nell’abbondanza di informazioni è importante sapere scegliere a cosa dare attenzione e cosa lasciare perdere. Troppa scelta può condurre all’analysis paralysis.

Consiglio controintuitivo: quando ti senti bloccato prova a importi dei limiti. Crea un video usando solo lo smartphone o dipingi un quadro con un solo colore. Le limitazioni ti spingono a essere più creativo.